Letizia Omodeo coordina da diversi anni attività di laboratori artistici e mostre, finora tenuti essenzialmente a scopo culturale e relazionale. Di seguito alcune notizie.
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Laboratori di pittura
Gruppi di incontro sul colore

 

Gruppi di incontro con la pittura dedicati alle maestre delle scuole elementari
"Tutta la vita è come una pianta che non contiene soltanto quello che si presenta all'occhio, ma che nasconde pure nelle sue recondite profondità anche uno stadio futuro" (R.Steiner, Educazione del bambino e preparazione degli educatori, 1a conferenza).
Conoscere la natura del bambino è conoscere ciò di cui abbisogna: come provvediamo a una pianticella perché vogliamo vederne i frutti, così dobbiamo provvedere a ciò di cui il bambino ha bisogno. La pittura non va intesa come un generico momento di svago o di ricreazione. È invece una attività centrale nel processo educativo grazie a cui viene data una forma ai moti dell'anima del bambino. Ci sono bambini che per temperamento possono avere una tendenza a essere esageratamente egocentrici, altri a essere eccessivamente riflessivi, troppo temerari o al contrario pavidi. Questi sono tutti moti dell'anima che possiamo osservare quando il bambino è lasciato a momenti di libero sfogo – in giardino, durante la pausa mensa, ecc. Poi, con l’esercizio dell’attività artistica, possiamo condurre il bambino a vivere e sviluppare la polarità in cui è carente: possiamo infondere coraggio a un bambino troppo timoroso o troppo prudente; possiamo portare quiete nel caso di un bambino troppo accentratore o rumoroso. Questo è possibile facendo della pittura una attività ritmica nel corso della giornata, una attività che il bambino aspetta come fosse il momento che più desidera, qualcosa di importante di cui non si può fare a meno come non si fa a meno del pasto. Nelle nostre scuole è luogo comune che le ore artistiche non abbiano tutto sommato una grande rilevanza formativa ed educativa, ma solo ricreativa, qualcosa grazie a cui dimenticarsi della fatica, dell'impegno, delle cose brutte che si devono fare. Questo è un convincimento di cui noi come maestri, prima di tutto, dobbiamo spogliarci: il momento artistico è creazione pura che sollecita a voler imparare la matematica e la grammatica, perché ogni essere umano è nato per creare, non per eseguire qualche cosa. L’arte, anche nelle sue forme più semplici, è il registro con cui intraprendere ogni attività cognitiva, da piccoli come da grandi. ARRIVA FOTO >

 

Dipingere con gli anziani
Gli incontri di pittura con gli anziani over 80 sono un momento di rara bellezza in cui sia chi dipinge sia chi guida il gruppo vive la compagnia del colore come l’incontro con creature viventi e care. Ogni essere umano può esprimersi in pienezza perché non ci sono barriere anagrafiche all’estrinsecazione del suo innato talento, ogni individuo, infatti, è artista, per il semplice fatto di essere un essere umano. Chi esercita l’arte del colore non solo dimentica le sofferenze fisiche e interiori, ma soprattutto vive la bellezza di quel momento "inutile" che è pura gratuità, puro dono per sé e per gli altri. ARRIVA FOTO >

 

Incontri di pittura al femminile
Su questo tema sono già state fatte esperienze, in particolare in numerosi incontri con le donne di Barasso Comerio (seminari dal 2007 al 2012). Quando  dipingiamo  possiamo  affidarci  all’osservazione  della  natura  per  comprendere le  leggi  grazie  a  cui  luce,  oscurità  e  colore  si  esprimono.  Nel  processo  artistico  possiamo  mettere  in  atto  quelle  stesse  leggi  e,  riconoscendo  cosa  ne  nasce,  orientare  il  nostro  dipingere  sempre  più  in  direzione  della  libertà.  Creare  non  è  fare  “ciò  che  ci  viene”,  ma realizzare  ciò  che  pensiamo  sulle  ali  del  sentimento.  “Ciò  che  ci  viene”  è  solo  un  inizio spontaneo  spesso  dettato  dal  nostro  organismo,  dalla  nostra  biologia:  come  il  bambino  piccolo  dipinge  esprimendo  gli  impulsi  della  sua  crescita, dei  suoi  succhi  organici,  dell’allungamento  delle  sue  ossa  o  dello  spuntar  dei  denti, così noi adulti, quando facciamo "ciò che ci viene" facciamo parlare il nostro organismo ma non solo la nostra creatività. Se  interiormente  ci  mettiamo  nella  disposizione  d’animo  di "sacrificare" per un attimo  l’iniziale  bisogno  spontaneo  di  esprimersi,  possiamo  ascoltare  i  colori,  le  luci  e  le  ombre  e  allora  inizia  il  vero  processo del creare. Il  creare  implica  presenza  di  spirito,  è  azione,  attività,  non  è  il  prodotto  di  quello  che  stiamo  facendo, non è “il cosa” ma è l’azione in se stessa  “il come”.  È  un  continuo  ritornare  al  proprio  lavoro,  si  tratta  di  rituffarsi  nella  qualità  della  luce  e  in  quella  dell’oscurità:  mi  sento  pervaso  di  luce  trattando  i  colori  chiari,  mi  sento  avvolto  dal  calore  dell’oscurità  quando  uso  i  colori  scuri,  e  l’incontro  di  queste  due  qualità  è  il  sorgere  di  tutte  le  atmosfere  di  colore  in  infinite  variazioni,  ed  è  a  questo  punto  che  “nasce un mondo”. ARRIVA FOTO >

 

Laboratori di ceramica Raku e cottura a PIT
I laboratori di ceramica vengono tenuti in genere da Mara Rustichelli e hanno luogo in due fasi, di circa 2 giornate ciascuna:
• una parte tecnica in laboratorio in cui vengono costruiti i pezzi a pizzico, a colombino, a lastra.
• una parte dedicata alla smaltatura, all'allestimento del forno PIT e cottura nello stesso, e cottura in forno a gas e ossido riduzione; quest’ultima si svolge in luogo aperto. ARRIVA FOTO >

 

Mostre
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